Il fiume Sinni"
Da Strabone abbiamo importanti notizie
sull'idrografia del Sinni. Era allora un fiume navigabile. La vicina Siris,
anche dopo la sua distruzione, avvenuta nella prima meta' del secolo VI,
rimase il porto fluviale di Heraclea dopo la fondazione di questa citta'
(433-432 a.C.).
L'esercito romano del Console Valerio
Levino, dovette risalire il corso del Sinni fino a Caramola per raggiungere
un tratto guadabile (secondo la descrizione che da' Plutarco della battaglia
di Heraclea nel 280 a.C.).
Il fiume si mantenne navigabile
per molti secoli, finché lo sconsiderato disboscamento delle sue sponde
e la mancata regolamentazione del suo corso e recentemente lo sbarramento
della diga di monte Cotugno, lo hanno trasformato nella presente fiumara.
L'approdo alla foce é mensionato
nel <Il Compasso del Navigare> del 1250, e ancora nel 1600 il fiume doveva essere praticabile a chiatte che imbarcavano merce a S. Laura (una contrada di Rotondella). I terreni di Rotondella dalla collina si estendono fino al mare Ionio, lungo la riva destra del fiume, in una
zona coincidente con la stazione di Semnun (della tarda eta' imperiale),
riportata nella Tabula Peuntingeriana